Gli Indifferenti di Alberto Moravia
Ascolta dal lunedì al venerdì, a partire dal 8 luglio, la lettura di uno dei romanzi italiani più noti, con la consueta voce di Giancarlo Guardabassi.
Si tratta del romanzo ''Gli Indifferenti" di Alberto Moravia, del 1929.
Breve descrizione del romanzo (tratta da Wikipedia):
Gli indifferenti è il romanzo d'esordio di Alberto Moravia (1907-1990).
Contenuto
Nel romanzo Moravia riesce a rendere con perfetto realismo le meschinità e le ipocrisie di una società, come quella della borghesia, inautentica, convenzionale, sdoppiata falsamente da ciò che ciascuno pensa e da ciò che viene detto in un clima di costante menzogna. I due giovani fratelli soffrono, ma si adattano passivamente mentre Leo, personaggio immune da qualsiasi remora o crisi di coscienza, è disposto con ogni mezzo a raggiungere i suoi scopi. Egli rispecchia, nella descrizione che ne fa Moravia, la sgradevolezza anche nei tratti fisici: coperto da precoce calvizie, rosso in volto, volgare e in preda spesso alla libidine.
Forma e linguaggio
Sul piano formale il romanzo fornisce un esempio di prosa sagace, precisa, aderente alle cose, realistica in aperto contrasto con quella dominante in quel periodo e nel precedente. Un certo alone di scandalo, per la scabrosità della vicenda non fu estraneo al successo del romanzo, ma ciò che disturbò maggiormente la classe dirigente fu la sincerità con cui Moravia era riuscito a denunciare la vacuità morale della Borghesia degli anni '20 e '30: essa, infatti, incapace di ricercare una nuova ed autonoma via morale, finì per far propri i principi del Fascismo, che a loro volta avevano le proprie radici nella borghesia patriottica della prima metà dell'Ottocento, con esiti, come si evince nel libro, a dir poco grotteschi. Oltre all'indifferenza, cioè al rifiuto di ogni problematica morale, altri temi sono: l'incomunicabilità e il velleitarismo impotente di fronte ad una vita concepita come destino da subire.
Il romanzo venne concepito da Moravia come una grottesca tragedia. Esso è diviso in sedici capitoli scritti con un linguaggio essenziale, quasi scarno, tutto proteso ad evidenziare l'ambiente entro il quale si muovono i personaggi e a rendere in modo chiaro i pensieri che attraversano loro la mente.
I personaggi
I personaggi, che rappresentano il dramma di una intera generazione, sono tutti inetti, incapaci di accostarsi alla vita e di provare sincere passioni e molto vicini ai personaggi sveviani e pirandelliani. Come dice il titolo, sono proprio indifferenti nei confronti della vita e di tutte le emozioni che hanno.
Disse l'autore a proposito dell'opera:
«Essendo nato e facendo parte di una società borghese ed essendo allora borghese io stesso, ‘Gli indifferenti’ furono tutt’al più un modo per farmi rendere conto di questa mia condizione. […] Che poi sia risultato un libro antiborghese è tutta un’altra faccenda. La colpa o il merito è soprattutto della borghesia»