Giancarlo Guardabassi
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Giancarlo Guardabassi è nato a Foligno (Pg) il 21 agosto 1937. Figlio del conte Alberto Guardabassi (medico condotto) e della baronessa Orietta Danzetta, Giancarlo Guardabassi ebbe origine da una antica e nobile famiglia perugina (a Perugia, abitava proprio in via Guardabassi, così chiamata in onore dell'antenato, il senatore e conte Francesco Guardabassi, eroe risorgimentale del capoluogo umbro).
Negli anni cinquanta frequentò il liceo classico in via Guardabassi a Perugia e successivamente si laureò in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Perugia, dove inizialmente intraprese l'attività forense presso un noto studio legale.
Gli inizi come cantante
Negli anni sessanta fu scoperto dal talent-scout Franco Migliacci mentre cantava in una chiesa a Perugia, Migliacci presentò Guardabassi al pianista Claudio Mantovani, che girò il contatto all'autore Bruno Zambrini. Un percorso che portò Guardabassi a Roma per un'audizione, dopo la quale divenne un cantante professionista. 'Se ti senti sola', canzone che presentò al Cantagiro del 1964, arrivò ai primi posti della classifica italiana di vendita. Fra gli altri suoi successi 'Sulamente a mia', canzone con la quale partecipò al Festival di Napoli del 1964 in coppia con Claudio Villa, 'Dà retta a m'e, 'A me piace tua figlia'.
Autore di canzoni
Giancarlo Guardabassi divenne anche autore di testi musicali, scrivendo canzoni per alcuni dei più popolari cantanti dell'epoca. Tra le sue canzoni più note 'Se puoi uscire una domenica sola con me' per Gianni Morandi, 'Pietà per chi ti ama', 'No Mamma', 'Ma L'Amore Cos'è', 'Cento Ragazzine', 'Preghiera Per Lei' e 'Cielo Blu' per Massimo Ranieri, 'Mulino a Vent'o per Little Tony, 'Casatschok' interpretata da Dori Ghezzi, Il 'Duca Della Luna' per Mariolino Barberis e arrangiata da Ennio Morricone, 'Non m'importa più' cantata da Donatella Moretti, 'Povero cuore' cantata da Claudio Villa, 'Un atto di dolore' cantata da Peppino Gagliardi, Il 'Ballo di Peppe' eseguita dalla band I Cugini di Campagna, 'L'amore dice ciao' interpretata da Andee Silver per la colonna sonora originale del film di Pasquale Festa Campanile 'La Matriarca', con la musica di Armando Trovajoli, 'Principe azzurro' per Cristy (su musica di Carlo Pes). Guardabassi scrisse e firmò i brani con il proprio nome e talvolta con lo pseudonimo di Anassandro.
Autore di spettacoli
Nel 1971 Giancarlo Guardabassi fu l'ideatore di uno spettacolo interamente dedicato a Gigliola Cinquetti dal titolo "Ma l’amore sì", per la regia di Maurizio Corgnati. Giancarlo Guardabassi fu il primo a credere nelle potenzialità di Gigliola Cinquetti come cantante folk, anche perché conosceva l'artista veneta da molti anni, quando l’ascoltava cantare il folk tra gli amici durante le serate in compagnia.
Nel 1975 Giancarlo Guardabassi scrisse i testi per lo spettacolo dal vivo Concerto D'Estate - Dal Vivo Dalla Bussola, al quale evento live parteciparono Marcella Bella, Sandro Giacobbe, Gigliola Cinquetti, Loredana Bertè, Al Bano e Romina Power e dal quale venne tratto un album di un certo successo discografico.
Regista, Autore e Conduttore televisivo
Giancarlo Guardabassi fece diverse esperienze come regista, autore e conduttore televisivo, tra il 1971 e il 1978, naturalmente per programmi in onda sul primo (allora denominato 'Programma Nazionale') e secondo canale della Rai, non esistendo ancora l'emittenza televisiva privata. Riportiamo qui di seguito alcune trasmissioni per cui Giancarlo Guardabassi ha collaborato:
Su di giri
Autori: Silvano Ambrogi, Mario Barletta, Giancarlo Guardabassi
Direzione Musicale: Nello Ciangherotti
Regia: Lino Procacci
Conduzione: Enzo Cerusico, Carla Brait, Giuditta Saltarini, Luisa De Santis
Puntate: 3
Rete: Secondo
Data trasmissione: 05/09/1971 - 19/09/1971
Ma l'amore sì
Autori: Maurizio Corgnati, Giancarlo Guardabassi<
Regia: Maurizio Corgnati
Conduzione: Gigliola Cinquetti
Puntate: 1
Rete: Secondo
Data trasmissione: 09/09/1971
Dedicato a Paola
Autori: Giancarlo Guardabassi
Regia: Antonio Moretti
Conduzione: Paola Musiani, Enzo Cerusico, Bobby Solo, Tina Louise, Gianfranco Funari
Puntate: 1
Rete: Nazionale
Data trasmissione: 27/04/1972
Una canzone e un sorriso
Autori: Giancarlo Guardabassi
Regia: Antonio Moretti
Conduzione: Romina Power, Gianfranco Funari, Al Bano, Antoine
Puntate: 1
Rete: Nazionale
Data trasmissione: 04/05/1972
Teatro 11 (Guarda la trasmissione)
Autori: Giancarlo Guardabassi, Riccardo Pazzaglia
Direzione Musicale: Mario Bertolazzi
Regia: Enzo Trapani
Conduzione: Franco Franchi, Loretta Goggi, Anita Eckberg, Rosanna Fratello, Alberto Lupo
Puntate: 1
Rete: Secondo
Data trasmissione: 18/05/1972
Tutto è pop
Autori: Giancarlo Guardabassi
Regia: Antonio Moretti
Conduzione: Vittorio Salvetti
Puntate: 7
Rete: Nazionale
Data trasmissione: 03/08/1972 - 20/09/1972
Gli amici di Teatro 10
Autori: Giancarlo Guardabassi
Regia: Giancarlo Guardabassi
Conduzione: Alberto Lupo, Maria Giovanna Elmi
Puntate: 2
Rete: Secondo
Data trasmissione: 12/12/1972 - 19/12/1972
Questa sera un fiore 1974
Autori: Giancarlo Guardabassi
Direzione Musicale: Enrico Simonetti
Regia: Eugenio Giacobino
Conduzione: Enrico Simonetti, Roberta Paladini
Puntate: 1
Rete: Nazionale
Data trasmissione: 25/12/1974
Musica in libertà
Autori: Giancarlo Guardabassi, Enzo Trapani
Regia: Enzo Trapani
Conduzione: Franco Cerri, Stefano Cerri, Renato Sellani
Puntate: 3
Rete: Secondo
Data trasmissione: 04/05/1975 - 18/05/1975
XXVI Festival della canzone italiana - Sanremo 1976
Autori: Vittorio Salvetti
Regia: Enrico Moscatelli
Conduzione: Giancarlo Guardabassi
Puntate: 1
Rete: Nazionale
Data trasmissione: 21/02/1976
Canti popolari italiani
Autori: Giancarlo Guardabassi
Conduzione: Elena Calivà, Antonio Dimitri, Duo di Piadena, Fausto Cigliano, Mario Gangi, Sergio Centi, Caterina Bueno
Puntate: 5
Rete: Rete 1
Data trasmissione: 30/07/1976 - 27/08/1976
I vicini di casa 1978
Autori: Giancarlo Guardabassi
Puntate: 1
Rete: Rete 1
Data trasmissione: 10/02/1978
Concertino a Castrocaro 1978
Regia: Eugenio Giacobino
Conduzione: La Bottega dell'Arte, Pino Daniele, Barbara Marchand, Giancarlo Guardabassi
Puntate: 1
Rete: TV1
Data trasmissione: 20/06/1978
L'ESPERIENZA RADIOFONICA E L'INVENZIONE DEL DEEJAY ALL'AMERICANA
Da Countdown, Gli Amici Della Settimana, Il Mattiniere, Discosfida... a Dischi Caldi
Negli anni sessanta Giancarlo Guardabassi iniziò la carriera di Disc jockey radiofonico a Radio Rai conducendo programmi musicali importanti come 'Countdown' insieme ad Anna Carini, durante il quale presentava in anteprima brani mai arrivati in Italia e che divenne un punto di riferimento per i giovani dell'epoca; 'Gli Amici Della Settimana', con i migliori pezzi della settimana e con la regia di Maurizio Costanzo; 'Il Mattiniere', in onda nel 1968 con inizio alle ore 6 del mattino, che divenne un punto di riferimento per il risveglio degli italiani, condotto insieme a Federica Taddei e Adriano Mazzoletti e durante il quale venivano proposte le ultime novità musicali italiane e straniere; 'Discosfida', in cui Guardabassi realizzò la prima intervista nella carriera di Vasco Rossi, che presentava il suo album di esordio 'Ma cosa vuoi che sia una canzone'; 'Dischi Caldi', il programma di maggior successo di Guardabassi, che era anche autore della trasmissione, per la regia di Enzo Lamioni, una vera trasmissione cult nella storia della radiofonia in Italia.
Dischi Caldi a Radio 1
Per la regia di Enzo Lamioni, la prima puntata di 'Dischi Caldi' andò in onda il 7 ottobre 1973 su Radio 1 (che allora si chiamava Programma Nazionale). Di questo programma Guardabassi fu autore e conduttore. Nel corso di 'Dischi Caldi' venivano proposti i brani collocati a partire dal nono posto delle classifiche di vendita italiane. I 'Dischi Caldi' erano appunto i dischi che si scaldavano, pronti per entrare nella 'Hit Parade' di Lelio Luttazzi (programma che per un breve periodo condusse lo stesso Guardabassi). Il grido di Guardabassi "Forza Perugiaaa", divenne noto agli italiani al punto che Ilario Castagner, l'allora allenatore della squadra di calcio del Perugia del Presidente Franco D'Attoma, ringraziò pubblicamente il conduttore poiché spronava la squadra prima di scendere in campo. Frasi come "non li canta la Tebaldi ma son caldi caldi caldi", figure come "il Grifo di Annifo" e "la Cozza dei Trasimeno" sono entrati nell'immaginario degli ascoltatori dell'epoca.
Guardabassi rese celebre anche il paese di Francavilla d'Ete e i suoi personaggi più tipici di allora. Francavilla era un semisconosciuto comune di nemmeno 1.000 abitanti in provincia di Ascoli Piceno (oggi Fermo), del quale decantava le lodi, raccontava gli aneddoti e dove coltivava degli interessi, divenendo il luogo in cui ha fondato la sua attuale attività.
'Dischi Caldi' venne interrotto nel 1976, come anche il contemporaneo programma "Hit Parade" condotto da Lelio Luttazzi, che Guardabassi aveva sostituito per un breve periodo nel giugno del 1970, quando Luttazzi venne ingiustamente accusato e arrestato, insieme all'amico e attore Walter Chiari, per detenzione e spaccio di stupefacenti. L'incredibile vicenda giudiziaria vide Luttazzi completamente scagionato dall'accusa ed estraneo ai fatti; quando Guardabassi riconsegnò la trasmissione a Luttazzi pronunciò in diretta la frase: "Vi saluta a dieci passi il Giancarlo Guardabassi".
La trasmissione Dischi Caldi fu spenta al suo culmine, quando era seguita da una media di circa 6 milioni di ascoltatori al giorno. Questi erano i numeri della radio di quei tempi, nei programmi di maggior successo, quando non esisteva ancora l'emittenza privata.
Alcuni critici hanno considerato Giancarlo Guardabassi un precursore di molti conduttori radiofonici moderni, un anticipatore di quello stile spigliato e da disc-jockey all'americana che da lì in avanti sarebbe stato recepito anche dalle nascenti emittenti private e da molti suoi interpreti. Ritmo serrato, rapidi sketch con personaggi frutto di fantasia interpretati sempre dal Guardabassi, come il popolare perugino Peppin de Sguilla e soprattutto come l'alter ego Giambasso, con il quale interloquiva in una rapida sovrapposizione di voci, con uno stile rapido e personale, hanno reso 'Dischi Caldi' un programma importante e innovativo del panorama radiofonico nazionale. La trasmissione modificava spesso il tono, da brillante a meditativo, con l'ossessiva ripetizione del titolo del programma, 'Dischi Caldi' appunto, in uno stile caldo e sussurrato («dischi caldi ...aldi ...aldi ...aldi»), a ricordare quale fosse il programma in corso.
Anche in 'Dischi Caldi', come nella 'Hit Parade' di Lelio Luttazzi, c'era la tendenza a parlare sopra il brano in corso che nominava titolo e interprete del brano, evitando di sovrapporsi alle parti cantate e sfruttando le sole pause musicali.
Per questo motivo Giancarlo Guardabassi può essere considerato uno dei primi Disc jockey italiani, grazie al suo stile giovanile ed elettrizzante, particolarmente moderno nei primi anni '70, apprezzato ed imitato da molti deejay successivi.
La conduzione del Festival di Sanremo 1976
Nel 1976, sull'onda del successo radiofonico, Guardabassi presentò l'edizione numero 26 del Festival di Sanremo, per scelta del patron Vittorio Salvetti, al fine di rilanciare il Festival della Canzone Italiana, che nel 1975 aveva conosciuto il suo anno peggiore.
Questa fu l'ultima edizione del Festival trasmessa in bianco e nero alla televisione. Il festival era organizzato in tre serate, il 20, 21 e 22 febbraio. Per la prima volta nella storia del Festival il conduttore non salì mai sul palcoscenico, ma rimase sempre seduto ad un tavolo ai piedi del palco stesso, di spalle ad una colonna e rivolto alla scena, munito di monitor, telefoni, testi e microfoni, con una postazione molto simile ad uno studio radiofonico: Guardabassi condusse la trasmissione come se fosse alla radio, non guardando mai la telecamera, affiancato da due assistenti diverse per ognuna delle tre serate, che non parlavano mai. La conduzione fu in stile moderno, tipico dei deejay all'americana, ai quali egli si ispirava.
Guardabassi condusse il Festival per un ingaggio di 800.000 Lire, in un momento non facile per il mondo della musica italiana.
Le serate del 20 e 21 furno trasmesse sul secondo programma della Radio Nazionale. La registrazione video della serata conclusiva del Festival, l'unica ad andare in onda in diretta sul canale Nazionale alle 20:30, è andata irrimediabilmente perduta in un incendio dell'archivio Rai di Torino. Esistono solamente alcune versioni trasmesse da televisioni straniere, con il commento del traduttore simultaneo in lingua spagnola. Questa edizione del Festival fu vinta da Peppino Di Capri.